
Credo si dovere di ogni buon euoropeo auspicare una vittoria del candidato repubblicano alla Casa Binca, perchè in campagna elettorale ha convinto molto più del senatore nero Obama su molti temi che ci vedono interessati. Ha convinto nella politica di prosecuzione di collaborazione con i Paesi alleati e di sostegno agli amici in difficoltà sparsi nel mondo, Nazioni amiche di cui la Georgia è capofila. Obama viceversa ha detto poco sulla politica estera, quando ha detto qualcosa è stato sempre molto vago e pressapochista, quindi se sono apprezzabili le sue idee ad esempio in politica sociale, in politica estera il candidato democratico è sicuramente in forte svantaggio rispetto a chi con forza rappresenta la continuità con una ferrata amministrazione repubblicana. Sono sicuro che quando a ottobre gli americani si recheranno alle urne per eleggere il loro quarantaquattresimo presidente, non si lasceranno suadere dai facili entusiasmi che suscita questo condidato "rivoluzionario" che oltre a fare grandi discorsi pieni di retorica in immensi stadi apertigli da sponsor come Pepsi e Coca-cola, ben poco ha detto dei contenuti reali del suo grande CHANGE. Anche in Italia alle ultime elezioni il candidato democratico utilizzò questi grandi slogan proponendosi come il "nuovo", sappiamo tutti però come andò a finire.
Alberto CARDILLO
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